La scogliera del Romito si estende tra Livorno e Quercianella ed è uno splendido tratto della Costa degli Etruschi in Toscana che corre parallelo alla suggestiva Strada panoramica dei Cavalleggeri. Dobbiamo il suo nome ai “romiti“, i frati che sceglievano di vivere in eremitaggio. Per molto tempo il Romito fu abitato solo da piccoli gruppi di frati Gesuiti che vivevano in una grotta vicina al luogo dove oggi sorge il Castel Sonnino.
Una scogliera di rara bellezza a strapiombo sul mare, che ragala scorci mozzafiato. Il Romito è un luogo magico, dove il colore ocra della tipica roccia di arenaria, la panchina livornese, contrasta con il verde della macchia mediterranea del parco delle colline livornesi e il blu del mare. Un mare spettacolare, molto apprezzato per la sua limpidezza e abitato da un gran numero di specie di pesci e piante che lo rendono una meta perfetta anche per gli amanti delle immersioni subacquee.
Lungo la scogliera si trovano un susseguirsi di scese, più o meno agibili, molte segnalate da cartelli che indicano il grado di difficoltà. Arrivando da Livorno, la prima è quella del Boccale. Una splendida baia impreziosita da un antica torre costruita nel XVI sec. dai Medici e da un elegante Castello, un tempo appartenuto alla Marchesa Eleonora Ugolini. Proseguendo verso sud si incontrano altre perle: Calafuria, con la sua antica torre di avvistamento, e la cala di Calignaia, una tra le più ‘
Percorrendo ancora la Strada dei Cavalleggeri è impossibile non notare un altro castello a picco sul mare, costruito da Cosimo III dei Medici per proteggere la costa dagli attacchi dei corsari. Il castello passò poi a Lorena, ai francesi e alla fine del 1800 a Sideney Sonnino, Ministro del Consiglio del Regno di Italia, le cui spoglie riposano in una grotta incastonata nella scogliera. Il promontorio su cui si erge il Castel Sonnino si affaccia sulla famosa Cala del Leone, molto amata dai livornesi e non solo.
In molti punti del Romito è possibile immergersi in meravigliose piscine incavate naturalmente dall’erosione delle maree, nonchè in vasche scavate artificialmente risalenti al periodo etrusco-romano. Fin dall’epoca dei Romani e fino ai tempi del fascismo, la costa livornese è stata impiegata per l‘estrazione della pietra areanaria. Ancora oggi è possibile trovare le tracce dei pontili utilizzati per il carico, vasche e cave a cielo aperto che talvolta presentano l’aspetto di un anfitetaro.
Non tutti sanno che i suoi suggestivi scenari e le sue curve sono entrate anche nella storia del cinema come location di alcuni film, primo fra tutti il Sorpasso del celebre regista Dino Risi.
Non sarà raro percorrere la costa del Romito incontrando nelle soleggiate giornate autunnali e anche in inverno qualche abitante locale in cerca di un pò di tintatrella!
